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L’orto sul balcone – La salvia

Si allungano le giornate, il clima è più mite e ci viene voglia di uscire sul balcone, in terrazza, o in giardino per i più fortunati e coltivare qualche piantina aromatica che può aiutarci in cucina oltre ad essere un piacere alla vista, questa settimana

La salvia è una delle erbe aromatiche più utilizzate in cucina e anche una di quelle più coltivate sui balconi e nei giardini, si tratta di una pianta perenne e sempreverde, di origine mediterranea, rustica e molto semplice da coltivare.

Vale la pena farla crescere e averla sempre fresca a portata di mano, ha molti utilizzi nelle ricette essendo ottima tanto con la carne che per condire la pasta. Nella sua semplicità è famoso il condimento burro e salvia, buonissimo su gnocchi e ravioli, che esalta le proprietà di quest’erba profumata.

Clima ed esposizione. La salvia è una pianta che ama il caldo e predilige posizioni soleggiate, se vogliamo coltivarla sul davanzale di una finestra o su un balcone dobbiamo tenerne conto, evitando il lato nord dell’abitazione. Anche nell’orto conviene piantarla lontano da elementi ombreggianti, scegliamo bene il punto in cui metterla, visto che potrebbe occupare la posizione per anni, essendo una specie perenne. Seppur preferisca climi miti si tratta di una pianta molto resistente al gelo, anche se non lo tollera per periodi lunghi. Questa aromatica non teme la siccità, può invece aver problemi se si verificano situazioni di prolungata umidità del terreno o dell’aria.

Terreno. Questa pianta aromatica si adatta a ogni tipo di terreno, fedele alle sue origini mediterranee, soffrendo solo ristagni idrici e terre troppo compatte e argillose. Si trova particolarmente bene su substrato calcareo.

Una nuova pianta di salvia officinalis può nascere in due modi: dal semino oppure tramite moltiplicazione per talea. La nascita da seme è un’operazione lenta, mentre il metodo della talea è decisamente più semplice, per cui in genere lo si preferisce.

In alternativa possiamo anche sradicare una pianta e dividere il cespo in più parti.

Chi è più pigro e più inesperto ovviamente può anche decidere di acquistare piantine già pronte, che si trovano in qualsiasi vivaio.

Il seme della salvia è molto piccolo e ha una bassa germinabilità, di conseguenza se si decide di seminare è importante abbondare, mettendo più semi di quelli che ci servono.

Il periodo adatto per seminare salvia è l’inizio della primavera, quindi tra marzo e aprile, in modo da poter trapiantare a maggio la piantina definitivamente formata.

La salvia è un arbusto molto semplice da far radicare, per cui con la talea possiamo ottenere una nuova piantina in poco tempo. Ovviamente occorre avere a disposizione una pianta esistente. Cosa interessante di questo tipo di propagazione è che, essendo asessuata, abbiamo la garanzia di mantenere esattamente la stessa varietà della pianta madre, senza variazioni genetiche.

La talea di salvia si esegue a partire dalla primavera, periodo in cui tagliamo un ramo dalla pianta madre, scegliendone uno abbastanza giovane, di cui preleviamo una lunghezza di almeno 10 cm. Prepariamo il nostro rametto pelando l’estremità bassa dalle foglie, lasceremo solo le 4 foglie più alte.

A questo punto non resta che piantare l’estremità in un vasetto di terriccio mischiato a sabbia, avendo cura di bagnare spesso, non facendo mai seccare la terra. Il rametto prelevato marzo sarà probabilmente piantina pronta da trapiantare già a maggio.

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