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Milano propone la mostra “Picasso: i capolavori del Museo Nazionale Picasso di Parigi ”

Milano accoglie per la terza volta l’opera geniale e fondativa di Pablo Picasso, dopo le grande mostre del 1953 e del 2001. Due esposizioni che coincisero con periodi topici sia nella cronaca politica internazionale, che nella vita quotidiana di Milano. E lasciarono il segno” Ha affermato l’assessore alla cultura del comune di Milano Stefano Boeri, all’inaugurazione della Mostra.

La mostra è curata da Anne Baldassari, Presidente del Musée National Picasso di Parigi, dov’è conservata la più grande collezione al mondo delle opere dell’artista spagnolo.  Con oltre duecentocinquanta opere – molte delle quali mai uscite dal museo parigino prima di questo tour mondiale che vede Milano come unica tappa europea – tra dipinti, sculture, fotografie, disegni, libri illustrati e stampe, la mostra rappresenta un vero e proprio excursus cronologico sulla produzione di Picasso, mettendo a confronto le tecniche e i mezzi espressivi con i quali l’autore si è cimentato nella sua lunga carriera. Sarà presente anche la documentazione che riguarda la mostra che Picasso tenne, sempre a Palazzo Reale, nel 1953,  quando venne esposta per la prima volta in Italia, nella Sala delle Cariatidi, la grande tela di “Guernica” (1937).

Attraverso la collezione del Museo Nazionale Picasso di Parigi, l’antologica di Milano presenta, tra i tanti capolavori, le opere che permettono di ripercorrere la storia dell’arte attraverso l’evoluzione del linguaggio artistico di questo indiscusso maestro del XX secolo con capolavori come “La Celestina” (1904), “Uomo con il mandolino” (1911), “Ritratto di Olga” (1918), “Due donne che corrono sulla spiaggia” (1922), ”Paul come Arlecchino” (1924), “Ritratto di Dora Maar” e “La supplicante” (1937).

Picasso è il protagonista indiscusso dell’arte del XX secolo e ne ha saputo incarnare lo spirito tumultuoso e innovatore. Nato nella città spagnola di Malaga nel 1881, dopo aver studiato arte a Barcellona, dove entrò nella Scuola di Belle Arti alla giovane età di tredici anni, e a Madrid, compì il suo primo viaggio a Parigi nel 1900, la città dove arte e cultura lo influenzarono enormemente tanto da lasciarne il segno in tutta la sua produzione. Al momento della sua morte, avvenuta a Mougins nel Sud della Francia nel 1973, aveva dato vita a oltre 50.000 opere con diversi linguaggi e mezzi artistici, in un susseguirsi di svolte epocali e mutamenti stilistici, testimonianze sorprendenti della vita privata, dell’impegno civile e politico e della recherche di un artista inesauribile.

La mostra rimarrà aperta fino al 6 gennaio a Palazzo Reale da lun a merc 8.30 – 19.30 altri g iorni 9.30-23.30

Per info: 02 54911

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